1994: L'esperimento
Puccini
L'attività di quell'anno iniziò con
l'ardua incombenza di preparare il programma del successivo Concerto
di Ottobre. L'intenzione era di uscire dagli schemi abituali
per trovare qualcosa di diverso, qualcosa che allo stesso tempo
potesse essere adatto al luogo dove il Concerto viene effettuato,
la Chiesa Parrocchiale, e che non stravolgesse l'impostazione
e la tradizione musicale delle Corali.
La scelta cadde sulla "Messa di Gloria"
di Giacomo Puccini, una Messa che si stacca dalle
più famose per impostazione, struttura musicale e melodica,
e che presentava, quindi, l'elemento di novità che cercavamo.
Il grande compositore italiano Giacomo
Puccini

La prima parte dell'anno trascorse senza appuntamenti
di particolare impegno e ciò consentì uno studio
intenso della "Messa di Gloria", che presenta un tasso
di difficoltà tecnica non comune.
La pausa concertistica ci permise inoltre di concludere un piccolo
progetto iniziato l'anno precedente: affiancare al "Signore
dal tetto natìo" da "I Lombardi"
di Giuseppe Verdi, un altro brano, ancora più famoso che,
per spirito patriottico e bellezza, ha contribuito notevolmente
al successo dell'autore e cioè il "Va' pensiero"
dal "Nabucodonosor".
Il tempo impiegato nello studio dei primi sei mesi
dell'anno si rivelò fondamentale per affrontare i numerosi
impegni in calendario negli ultimi mesi: otto concerti, tra i
quali la terza edizione del nostro Concerto Vocale Strumentale.
"L'esperimento" aveva funzionato: la Messa riscosse
un grande successo di pubblico e di critica da parte dei numerosi
addetti ai lavori che ci fanno l'onore di assistere alla manifestazione.
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1995: Un anno dedicato a Mozart
Da un punto di vista prettamente concertistico,
il 1995 può essere considerato uno degli
anni meno intensi, ma, dal punto di vista dello studio e della
crescita fu sicuramente il più intenso e faticoso.
Quell'anno fu infatti dedicato alla preparazione
integrale della "Credo Messe KV 257"
di W. A. Mozart, una delle Messe più famose
del più grande compositore di tutti i tempi, il cui studio
richiese un impegno notevole da parte dei coristi e dei maestri.
Lo studio dei singoli cori veniva periodicamente controllato dal
maestro Mologni che, mai come in quell'anno, seguì con
tanta cura il lavoro, sempre prodigo di consigli, suggerimenti
e incoraggiamenti.
Accanto allo studio di Mozart, negli ultimi mesi
precedenti il Concerto vennero preparati l'Epilogo del
Mefistofele di Arrigo Boito e "Jerusalem"
di Giuseppe Verdi.
Nelle settimane precedenti il Concerto d'ottobre,
che, per il primo anno, si decise di chiamare Concerto
d'Autunno, i preparativi e le prove si intensificarono.
La serata fu davvero speciale. Il Concerto iniziò
con "Ave Verum" di Mozart e proseguì con la "Credo
Messe".
Il brano dal "Mosè" di Rossini "Dal tuo
stellato soglio" e "Jerusalem" di Verdi aprirono
la seconda parte e fecero da prologo al "Mefistofele"
di Boito. L'esecuzione fu arricchita dalla partecipazione straordinaria
del basso Carlo Zardo che offrì
un'interpretazione davvero splendida.
Il basso Carlo
Zardo "amico" del Coro
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